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I materassi ospedalieri rappresentano una soluzione fondamentale per il comfort del paziente, gli esiti clinici e il carico di lavoro. Possono svolgere un ruolo significativo nella qualità dell'assistenza, nella soddisfazione degli operatori sanitari e nell'esperienza del paziente.

Offriamo una soluzione completa per i materassi ospedalieri, per consentirvi di trattare i pazienti con sicurezza partendo dalla superficie appropriata.


Scoprite le nostre nuove superfici THERAPY2 e SYNTHETO.
Molto più che semplici superfici.

   

therapy2 dynamic mattress

Superficie dinamica THERAPY2

La nostra superficie ad aria intelligente per i pazienti vulnerabili. 

VI PRESENTIAMO LA SUPERFICIE THERAPY2

   

syntheto hybrid mattress

Superficie ibrida SYNTHETO

La nostra superficie ibrida intelligente e flessibile. 

VI PRESENTIAMO LA SUPERFICIE SYNTHETO

Le sfide di oggi

Il cambiamento costante e la maggiore complessità dell'assistenza sanitaria richiedono delle superfici complete che vi consentano di affrontare tutte le sfide:

 
GESTIONE DEL TEMPO
 
LESIONI DA PRESSIONE
caregivers injuries
 
INFORTUNI DEL PERSONALE SANITARIO
paper work
 
LAVORO D'UFFICIO
nurse shortage icon
 
CARENZA DI PERSONALE INFERMIERISTICO
budget constrains icon
 
VINCOLI DI BUDGET

   

Ecco alcuni fattori chiave da prendere in considerazione nella scelta delle superfici per la struttura:

ulcers

Prevenzione delle lesioni da pressione:
proteggere la salute e il comfort del paziente

  • La prevalenza mediana delle lesioni da pressione in Europa è del 10,8%.1
  • Una lesione da pressione può svilupparsi in meno di un'ora.2
  • Scegliete superfici flessibili pronte a supportare terapie specializzate in caso di complicanze.

 

Prevenzione degli infortuni degli operatori sanitari: migliorare il benessere e la produttività del personale

  • Il 47% degli operatori sanitari e sociali soffre di mal di schiena e il 46% soffre di dolore agli arti superiori.3 
  • Il riposizionamento dei pazienti nel letto è una delle attività di movimentazione più comuni ed è associato a patologie muscoloscheletriche negli operatori sanitari.4
  • Grazie alle superfici intelligenti dotate di modalità Mobilizzazione, la struttura può ridurre gli sforzi necessari per girare i pazienti fino al 36%.5

 

Riduzione al minimo del carico operativo:
semplificare i flussi di lavoro e ottimizzare le risorse dell'ospedale

  • La carenza di operatori sanitari in Europa nel 2013 è stata di 1,6 milioni, e si prevede che raggiunga i 4,1 milioni entro il 2030.6
  • Il tempo impiegato da ciascun infermiere per documentare e compilare i moduli al posto letto è pari a 4 ore al giorno.7
  • Le funzioni di connettività delle superfici e la flessibilità di adattarsi alle diverse condizioni dei pazienti possono contribuire a migliorare l'efficienza degli operatori sanitari.

 

Finanziamenti per le superfici intelligenti:
massimizzare l'efficienza del budget e la sostenibilità

  • L'investimento insufficiente nei sistemi sanitari è una delle principali sfide che l'Europa si trova ad affrontare per tenere in piedi i propri sistemi sanitari.8
  • La pandemia ha accelerato l'adozione delle tecnologie digitali da parte degli ospedali 9, ma questi investimenti sono spesso limitati dall'entità del budget disponibile per le apparecchiature più importanti.
  • Gli ospedali stanno valutando opzioni di finanziamento alternative, ad esempio i contratti di leasing, per l'adozione di superfici intelligenti. 

 

BAXTER PUÒ SUPPORTARVI

  

*Funzione opzionale. Verificare la disponibilità presso il rappresentante Baxter di zona.

Entriamo in contatto e cerchiamo la migliore soluzione per i materassi ospedalieri della vostra struttura sanitaria.

Siamo sempre qui per aiutarvi.

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Questo sito è destinato ai professionisti del settore sanitario. 

Produttore: Hill-Rom S.A.S. - Z.I. du Talhouët 56330 Pluvigner, France
Classe IIa - Organismo notificato GMED 0459
Questi dispositivi medici sono prodotti sanitari regolamentati e, conformemente alle normative, contrassegnati dal marchio CE. 
Baxter raccomanda di leggere attentamente le istruzioni dettagliate relative all'utilizzo sicuro e corretto dei dispositivi medici incluse nella relativa documentazione..

Bibliografia:

1.  Moore Z et al The prevalence of pressure ulcers in Europe, what does the European data tell us: a systematic review. J Wound Care. 2019 Nov 2;28(11):710-719.
2.  Gefen A -Ostomy Wound Management 2008;54(10): 26-35.
3  .European Agency for Safety and Health at work MUSCULOSKELETAL DISORDERS IN THE HEALTHCARE SECTOR
4.  Zhou J, Wiggermann N. The effects of hospital bed features on physical stresses on caregivers when repositioning patients in bed. Appl Ergon. 2021 Jan;90:103259.
5.  Wiggermann N. Biomechanical Evaluation of a Bed Feature to Assist in Turning and Laterally Repositioning Patients. Human Factors and Ergonomics Society. 2016.
6.  Zapata, T., Azzopardi Muscat, N., Falkenbach, M., & Wismar, M. (2023). From great attrition to great attraction: Countering the great resignation of health and care workers. Eurohealth - Journal of the European Observatory on Health Systems and Policies, 29(1), 6-10.
7.  Penoyer et al Use of Electronic Health Record Documentation by Healthcare Workers in an Acute Care Hospital System. Journal of Healthcare Management – 2014 - 59 (2) p.130-144.
8.  Anderson, S. (2023). Europe is struggling to keep its health systems afloat. Health Policy Watch.
9.  Negreiro Achiaga Maria Del Mar, The rise of digital health technologies during the pandemic, European Parliament Briefing, PE 690.548 – April 2021
10.  Schutt, S. C., Tarver, C. & Pezzani, M. Pilot study: Assessing the effect of continual position monitoring technology on compliance with patient turning protocols. Nursing Open 5, 21–28 (2018).
11.  Internal Hillrom Summative Usability Test Report, PRJ01060 ISE, NPD45119.
12.  Kayser SA, Williamson R, Siefert G, Roberts D, Murray A. Respiratory rate monitoring and early detection of deterioration practices. Br J Nurs. 2023 Jul 6;32(13):620-627.
13.  Swadener-Culpepper L. et al. Crit Care Nurs Q 2008; 31 (3): 270–279
14.  Goldhill et al. American Journal of Critical Care 2007; 16 (1): 50-61

IT-CS394-240006 (v1.0) 11/2024